Il matrimonio - Edizione digitale XML compiled by Maria Federica Cartenì Carte Tommaseo Online 2025

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Carte d'autore online Poesie Tommaseo, Niccolò Successori Le Monnier Firenze 1872
Trascrizione e revisione testi Maria Federica Cartenì Claudio Lupinu Marcatura XML testi Maria Federica Cartenì Manuela Ferraro Codifica XML automatica estratta da WCM-BD Giovanni Salucci - MRX srl Coordinamento scientifico Simone Magherini
Il matrimonio GLI SPOSI. Spirto santo, che creasti, Quante son, le cose belle, Saldi affetti e pensier’ casti Manda a noi dall’ignee stelle; Vieni, e accendi i nostri cor’. GLI SPOSI. Spirto santo, che creasti, Quante son, le cose belle, Saldi affetti e pensier’ casti Manda a noi dall’ignee stelle; Vieni, e accendi i nostri cor’. CORO. Benedetto il Dio de’ Santi Che c’insegna il vero amor. SACERDOTI. I desir’ nel vano erranti Gesù nostro al ciel converse, E le vesti degli amanti Nel suo sangue infuse e terse, Le fregiò del suo candor. CORO. Benedetto il Dio de’ Santi Che c’insegna il vero amor. PADRI. Il vapor dell’ebro senso Passa via come tempesta: Ma il piacer che spira intenso Che profondo in cor vi resta, Vien dall’alto de’ pensier’. GLI SPOSI. Sulla terra che, ridente Di fior’ brevi, a sè c’invita, Trascorriamo leggermente: Sia battaglia a noi la vita, Sia preghiera anco il piacer. CORO. Benedetto Iddio clemente Che c’insegna a ben goder. MADRI. Verginetta in sen portasti, O Maria, prole divina. Più sarà ne’ pensier’ casti Concepita, e più vicina Prole avremo al sommo Ver. SACERDOTI. Questo vincolo sacrato, Figli, adombra arcane cose. Cristo anch’egli innamorato Patti eterni un dì compose Con la schiava umanità. Ricomprò la donna amata Con la vita del suo petto; Della croce insanguinata Fece a lei d’amore un letto Che in delizie ugual non ha. CORO. Benedetto, benedetto Nella santa eternità. SACERDOTI. Suoi siam tutti. E sposo e amico E congiunto e cittadino, Ricco, principe, mendico, Avversario, pellegrino, Gli siam tutti un solo amor. GLI SPOSI. Gli amor’ nostri E’ ci consiglia Dilatare in un co’ suoi. Questa piccola famiglia Ch’Egli fa quest’oggi a noi, Non restringa i nostri cuor’. CORO. Noi preghiam lo Spirto immenso Che c’ispiri i grandi amor’. GLI SPOSI. Fa’, Signor, che il nostro censo Non si neghi a’ poveretti; Che l’orgoglio e l’odio accenso Mai non sia da’ miti affetti Di consorte e genitor. CORO. Te preghiamo, o Spirto immenso, Che ci addestri a’ grandi amor’. VECCHI. L’oro e gli agi e la possanza Parve al mondo il sommo bene: Sommo bene è la speranza Che amorosa a Dio s’attiene Nelle gioie e ne’ dolor’. SACERDOTI. Fino all’ultimo consorti, Notte e dì vivrete uniti. L’ira o il duol non vi trasporti, L’acre noia non irriti Nè raffreddi i vostri cuor’. CORO. Invocate il Dio de’ forti Che v’insegni i lunghi amor’. MADRI. Sia gentile e riverente Il linguaggio e parco e schietto; Il pensiero antiveggente, Senza nube di sospetto; Chini gli occhi, ed alto il cuor. VECCHI. Dentro al cuor fruttificando Vostro amor verrà con gli anni. Poi, le gioie rammentando Già lontane, e i vinti affanni, Loderete il buon Signor. Come un dì di mesto inverno, Se ne va la vita a noi: Ma Gesù fermò ch’eterno Sia l’amor de’ fidi suoi, Siccom’è di Dio l’amor. Nè la morte ha in lui possanza: E’ si pasce entro la tomba Di preghiera e di speranza; Vola al ciel come colomba, E lì posa in suo candor. CORO. Benedetto Iddio, che stanza Diede il cielo ai nostri amor’. SACERDOTI. Dunque un cantico novello Al Signor con noi cantate, Che a voi, sposi, d’Israello Tramandar l’ereditate D’una impose in altra età. Que’ che forse Iddio promette Dolci figli al vostro amore, Saran pietre in cielo elette A murar del buon Signore La mirabile città: Sarann’anime redente, Del suo sangue ancor stillanti. Deh! pensate a ciò sovente, E il cuor vostro a Lui davanti Con timore esulterà. CORO. Benedetto il Dio de’ Santi: Chi non l’ama, amar non sa.