In morte di un fanciullo - Edizione digitale XML compiled by Maria Federica Cartenì Carte Tommaseo Online 2025

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Carte d'autore online Poesie Tommaseo, Niccolò Successori Le Monnier Firenze 1872
Trascrizione e revisione testi Maria Federica Cartenì Claudio Lupinu Marcatura XML testi Maria Federica Cartenì Manuela Ferraro Codifica XML automatica estratta da WCM-BD Giovanni Salucci - MRX srl Coordinamento scientifico Simone Magherini
In morte di un fanciullo LA MORTE. Io sono, io son che svelo I segreti ineffabili del cielo. Alta sul fiume rapido degli anni Volo tremenda, ognor giovane e bella, Degli audaci tiranni Regina invitta, e del mendico ancella. Duro sogno incominci. Irrequïete Nel giovane pensier s’affolleranno Immagini d’affanno. Io, come si commuove all’aure liete Foglia di rosa o mirto, Carezzerò il tuo spirto, Disgombrerò dall’anima sopita Questo letargo che si chiama vita. Tristo cammino imprendi. A duro corso Fidi l’infermo fianco: Cadrai forse tra via fiaccato e stanco Di dolor, di piacere, o di rimorso. Te le speranze infide, Del terror più tiranne ed omicide; Te i molli e vani affetti, Sciame infinito di voraci insetti; Te gli orgogli impossenti, Trepidi al bene, ad ogni male arditi; Gli odii d’amor vestiti, I freddi tradimenti, Stanno aspettando al varco. Ignoto o maledetto alfin morrai; E peserà su te degli altrui guai, E delle proprie iniquità, l’incarco. Muori, muori, o fanciullo. All’uom che nasce La morte è il più gentil dono di Dio. Sciogli le man dalle terrene fasce, Vieni all’amplesso mio. GLI SPIRITI. Degli umani la sorte Mistica nube involve, e al guardo fura Del superbo profano. Tutto è quaggiù mistero oltre natura; Del par linguaggio arcano E della vita il senno e della morte. Ambe, raggio di Dio, del par fecondo Fanno d’amore e di salute il mondo. Cade il tenero germe, e lo raccoglie. Fida la terra; e ne trarrà maggiore Gioia di frutta e venustà di foglie. Di mille e mille opranti in mortal velo È più possente il prego intercessore D’un angioletto che s’aggiunga al cielo. Ma co’ preghi degli angeli e col canto Fanno armonia gradita De’ faticanti nella prima vita Le gioie, i preghi, le speranze, il pianto. Dispoglia innanzi sera Candido fior la delicata veste; Cresce la querce altera Per lunghi anni a lottar con le tempeste. 1832.