Odio e Amore
(Intermezzo di dramma tratto dalla storia di Brescia. Nel quarto atto muoiono i due giovani amanti, egli patrizio, ella del popolo, già fatti miseri dalle discordie cittadine.)
Qual d’amorosa vergine
Con lieve mano il velo
Alza la madre, e liberi
Volan gli sguardi al cielo;
Tale ai due miseri,
Di miglior sorte
Gentil messaggio,
Venne la morte.
CORO DI SANTI.
Esci, infelice e bella
Coppia: il tuo laccio è infranto.
CORO DI SANTE.
Egli nel sangue, ed ella
Già si lavò nel pianto.
CORO DI SANTI.
Or dove sono i rapidi
D’un forte amor deliri,
E l’agonia lunghissima
De’ languidi desiri?
CORO D’ANGELI.
Qui nel lume de’ cerchi superni
Rileggete la vita che fu.
Qui nel fiume de’ secoli eterni,
Specchio immoto de’ rapidi eventi,
Contemplate le gioie, i tormenti,
Le vendette, gli amor’ di laggiù.
VOCE DI LACRIME.
Pietà de’ miseri
Che il provocato
Odio precipita
Giù per le lùbriche
Vie del peccato.
Stanca è la terra
D’ire, di guerra.
Signor, t’affretta.
Pietà!
VOCE DI SANGUE.
Vendetta!
Rosseggian di sangue
Le vie della vita:
Signore, ove sei?
È lassa, contrita
La possa de’ rei,
Ma l’odio non langue.
Dell’odio son figli
Le truci paure,
I cerchi perigli,
Le vili sventure.
Il mostro gigante
I popoli atterra,
Li calca, li afferra,
E sangue fumante
Spremendo ne va.
Signor, che s’aspetta?
Vendetta!
VOCE DI LACRIME.
Pietà!
VOCE DI SANGUE.
La bestemmia dei morenti....
VOCE DI LACRIME.
Il sospir degli innocenti....
VOCE DI SANGUE.
Il contagio degli esempli,
L’abbominio de’ tuoi templi....
VOCE DI LACRIME.
Degli oppressi il pio consiglio,
De’ pentiti l’agonia;
Padre, il prego di Maria;
Padre, il sangue del tuo Figlio....
VOCE DI SANGUE.
Ti sospingano a vendetta....
VOCE DI LACRIME.
Ti consiglino pietà.
CORO DI DEMONII.
Questo suol di sangue intriso
Sarà campo a lunga giostra.
Il secondo paradiso
È macchiato: Italia è nostra.
Qui con noi fermò suo nido
La discordia e la sventura.
Dio di pace, io qui ti sfido.
CORO DI TIRANNI.
Odia, Italia; e servi a noi.
CORO DI DEMONII.
Sangue grondan le tue mura,
Sangue il cuor de’ figli tuoi,
Grondan sangue i sacri altar.
CORO DI DONNE.
L’uom duro i nostri lai
Ode in passando, e sprezza.
Signor, perchè ci dai
L’amore e la bellezza?
A viva forza squarciano,
Spietati, il nostro velo.
CORO DI SANTI.
Teneri fiori, il turbine
V’innalza e porta al cielo.
CORO D’ALTRE DONNE.
L’elmo dislaccia, e scingi
Quella lorìca, o crudo;
L’ignudo petto stringi
A questo petto ignudo.
Quella superba faccia,
Fredda nell’ira, agghiaccia
D’un’atterrita il cor.
CORO DI SANTE.
Deh! non volere appendere
A rami infidi,
Pura augelletta improvvida,
I dolci nidi.
Come avvoltor predace,
Verrà l’amore:
Tu non avrai più pace,
Non avrai cuore.
ALTRE DONNE.
Mio nemico! — E perchè sei
Sì giocondo al mio pensiero,
Sì gentile agli occhi miei,
O bellissimo guerriero?
Perchè, quando incedi armato,
Dalle torri del mio tetto
T’accompagna inebrïato
Il mio sguardo, o giovinetto?
Perchè, quando io guardo fiso
All’imagine d’un Santo,
In quel volto i’ ti ravviso,
E il pregar finisce in pianto?
CORO DI SANTE.
Misera, a Dio
Leva il pensiero:
Chiedi l’oblio,
E un santo impero
Sul tuo martìre,
Sul tuo gioir.
CORO DI SANTI.
Non basta il silenzio,
Non giova il soffrire:
La smania rubella,
La torbida speme
Che dentro ti freme,
Deh tieni compressa,
Deh taci a te stessa.
CORO DI SANTE.
Ah meglio, sorella,
Che tanto patire,
È meglio morir.
CORO DI SANTI.
Fuggirai de’ molli affetti
Le promesse traditrici.
CORO DI SANTE.
Pregherai pe’ tuoi diletti,
Pregherai pe’ tuoi nemici;
Pregherai per l’alme amanti
Periglianti al par di te.
CORO D’ ARMATI.
Al nemico che scampa al mio brando,
Turpe esiglio ed infami ritorte.
Io vendetta, vendetta domando;
Venga poscia, e fia lieta, la morte.
Ira ed onta a chi pace favelli:
Solo all’odio i’ conosco i fratelli.
Dammi un sol de’ tuoi fulmini, o Dio;
E ritienti le gioie del ciel.
CORO D’ ANGELI.
Dio de’ forti, chi son gl’insensati
Ch’al tuo soglio s’avventano armati?
Sostener questa luce sincera
Non potrà chi non cinge visiera
D’umiltate, e lorìca d’amor.
CORO DI SANTI ITALIANI.
E agli empi in fronte scritto
Veggo pur di tua Fè l’alto suggello.
Sanguinante e scalfitto,
Il nome di Cristiano ancora è bello.
Padre che tutto puoi,
Lor fè coi raggi dell’amor corona.
Tutti siam figli tuoi
Là dove il nome di Gesù risuona.
Una lagrima pia
D’anime molte il debito cancella:
D’un prego l’armonia
Copre i tuoni e ’l fragor della procella.
Questa, in suo mal feconda,
Terra, che a larghi solchi aperse l’ira,
Un germe, o Dio, nasconda
Di quell’amor che a libertà cospira.
Inebria di sventura
L’alme di sangue e d’odio sitibonde;
E i cuor’ ch’orgoglio indura,
Stempra del buon dolore alle schiette onde.
Que’ che durar non ponno
Del secol fiero la lunga tempesta,
Chiama, o Padre, al tuo sonno,
E in miglior patria a miglior dì li desta.
1832.