Odio e Amore - Edizione digitale XML compiled by Maria Federica Cartenì Carte Tommaseo Online 2025

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Carte d'autore online Poesie Tommaseo, Niccolò Successori Le Monnier Firenze 1872
Trascrizione e revisione testi Maria Federica Cartenì Claudio Lupinu Marcatura XML testi Maria Federica Cartenì Manuela Ferraro Codifica XML automatica estratta da WCM-BD Giovanni Salucci - MRX srl Coordinamento scientifico Simone Magherini
Odio e Amore

(Intermezzo di dramma tratto dalla storia di Brescia. Nel quarto atto muoiono i due giovani amanti, egli patrizio, ella del popolo, già fatti miseri dalle discordie cittadine.)

Qual d’amorosa vergine Con lieve mano il velo Alza la madre, e liberi Volan gli sguardi al cielo; Tale ai due miseri, Di miglior sorte Gentil messaggio, Venne la morte. CORO DI SANTI. Esci, infelice e bella Coppia: il tuo laccio è infranto. CORO DI SANTE. Egli nel sangue, ed ella Già si lavò nel pianto. CORO DI SANTI. Or dove sono i rapidi D’un forte amor deliri, E l’agonia lunghissima De’ languidi desiri? CORO D’ANGELI. Qui nel lume de’ cerchi superni Rileggete la vita che fu. Qui nel fiume de’ secoli eterni, Specchio immoto de’ rapidi eventi, Contemplate le gioie, i tormenti, Le vendette, gli amor’ di laggiù. VOCE DI LACRIME. Pietà de’ miseri Che il provocato Odio precipita Giù per le lùbriche Vie del peccato. Stanca è la terra D’ire, di guerra. Signor, t’affretta. Pietà! VOCE DI SANGUE. Vendetta! Rosseggian di sangue Le vie della vita: Signore, ove sei? È lassa, contrita La possa de’ rei, Ma l’odio non langue. Dell’odio son figli Le truci paure, I cerchi perigli, Le vili sventure. Il mostro gigante I popoli atterra, Li calca, li afferra, E sangue fumante Spremendo ne va. Signor, che s’aspetta? Vendetta! VOCE DI LACRIME. Pietà! VOCE DI SANGUE. La bestemmia dei morenti.... VOCE DI LACRIME. Il sospir degli innocenti.... VOCE DI SANGUE. Il contagio degli esempli, L’abbominio de’ tuoi templi.... VOCE DI LACRIME. Degli oppressi il pio consiglio, De’ pentiti l’agonia; Padre, il prego di Maria; Padre, il sangue del tuo Figlio.... VOCE DI SANGUE. Ti sospingano a vendetta.... VOCE DI LACRIME. Ti consiglino pietà. CORO DI DEMONII. Questo suol di sangue intriso Sarà campo a lunga giostra. Il secondo paradiso È macchiato: Italia è nostra. Qui con noi fermò suo nido La discordia e la sventura. Dio di pace, io qui ti sfido. CORO DI TIRANNI. Odia, Italia; e servi a noi. CORO DI DEMONII. Sangue grondan le tue mura, Sangue il cuor de’ figli tuoi, Grondan sangue i sacri altar. CORO DI DONNE. L’uom duro i nostri lai Ode in passando, e sprezza. Signor, perchè ci dai L’amore e la bellezza? A viva forza squarciano, Spietati, il nostro velo. CORO DI SANTI. Teneri fiori, il turbine V’innalza e porta al cielo. CORO D’ALTRE DONNE. L’elmo dislaccia, e scingi Quella lorìca, o crudo; L’ignudo petto stringi A questo petto ignudo. Quella superba faccia, Fredda nell’ira, agghiaccia D’un’atterrita il cor. CORO DI SANTE. Deh! non volere appendere A rami infidi, Pura augelletta improvvida, I dolci nidi. Come avvoltor predace, Verrà l’amore: Tu non avrai più pace, Non avrai cuore. ALTRE DONNE. Mio nemico! — E perchè sei Sì giocondo al mio pensiero, Sì gentile agli occhi miei, O bellissimo guerriero? Perchè, quando incedi armato, Dalle torri del mio tetto T’accompagna inebrïato Il mio sguardo, o giovinetto? Perchè, quando io guardo fiso All’imagine d’un Santo, In quel volto i’ ti ravviso, E il pregar finisce in pianto? CORO DI SANTE. Misera, a Dio Leva il pensiero: Chiedi l’oblio, E un santo impero Sul tuo martìre, Sul tuo gioir. CORO DI SANTI. Non basta il silenzio, Non giova il soffrire: La smania rubella, La torbida speme Che dentro ti freme, Deh tieni compressa, Deh taci a te stessa. CORO DI SANTE. Ah meglio, sorella, Che tanto patire, È meglio morir. CORO DI SANTI. Fuggirai de’ molli affetti Le promesse traditrici. CORO DI SANTE. Pregherai pe’ tuoi diletti, Pregherai pe’ tuoi nemici; Pregherai per l’alme amanti Periglianti al par di te. CORO D’ ARMATI. Al nemico che scampa al mio brando, Turpe esiglio ed infami ritorte. Io vendetta, vendetta domando; Venga poscia, e fia lieta, la morte. Ira ed onta a chi pace favelli: Solo all’odio i’ conosco i fratelli. Dammi un sol de’ tuoi fulmini, o Dio; E ritienti le gioie del ciel. CORO D’ ANGELI. Dio de’ forti, chi son gl’insensati Ch’al tuo soglio s’avventano armati? Sostener questa luce sincera Non potrà chi non cinge visiera D’umiltate, e lorìca d’amor. CORO DI SANTI ITALIANI. E agli empi in fronte scritto Veggo pur di tua Fè l’alto suggello. Sanguinante e scalfitto, Il nome di Cristiano ancora è bello. Padre che tutto puoi, Lor fè coi raggi dell’amor corona. Tutti siam figli tuoi Là dove il nome di Gesù risuona. Una lagrima pia D’anime molte il debito cancella: D’un prego l’armonia Copre i tuoni e ’l fragor della procella. Questa, in suo mal feconda, Terra, che a larghi solchi aperse l’ira, Un germe, o Dio, nasconda Di quell’amor che a libertà cospira. Inebria di sventura L’alme di sangue e d’odio sitibonde; E i cuor’ ch’orgoglio indura, Stempra del buon dolore alle schiette onde. Que’ che durar non ponno Del secol fiero la lunga tempesta, Chiama, o Padre, al tuo sonno, E in miglior patria a miglior dì li desta. 1832.