Al redentore - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
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Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
Al redentore
Il sanguigno sudor che l’agoniaDalla tua fronte espresse, e l’acqua e il sangue,A cui la lancia aprì la via dal pettoMorto, la terra ne bevea le stille:E nel gran giro delle vive coseLe rinfondea, negli elementi primiSciolte, or aura or liquore; e le volgeaD’una in un’altra età, di clima in clima.L’aria spirata dal tuo petto sacro,E che suonò le tue sante parole,Mosse i bianchi capei del vecchio stancoE i fior’ delle virginëe ghirlande;E la recâr di poggio in poggio i venti,Fecerla in nube, e la stillâro in pioggia;E l’attraeano in sè gli umani pettiNon conscii di spirar l’aura d’un Dio.Di luna un raggio, l’alito fugaceD’ùmile fior di sè le cose imprime;Par morto, e vive in esse: or come alcunaOrma, Gesù, di tua terrena vita,Come potea smarrirsi alito alcuno?Non da solo l’altar zampilla il sangueRinnovellato all’immortal parola:Questo tutti bevete; è sangue mio,Il sangue dell’Amor nuovo ed eterno;Ma in quanti ha mai la terra atomi, in quantaAria la cinge, il lievito del sangueLiberatore e il tuo respiro io sento.Come le dita della mano, e comeFiori, bellezza d’una stessa rama,Signor, con questa terra in cui nascestiSon le immense per l’alto ultime stelle.Come nel tempio tuo gl’incensi e i canti,Il sangue tuo da questo umìl pianetaAscende ai mondi che per te son fatti,Tutti di sè li benedice e sacra.Come i Beati, e i lagrimanti in questaValle, fan tutta una città de’ Santi;Così dal sangue tuo, che noi rinfranca,Spira l’amor che i Serafini indìa.Agosto, 1867.