Il Sabato santo - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
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Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
Il Sabato santo
Qual, da viaggi dolorosi affranto,Uom li ripensa allor che siede in porto,E sente un gran terror nel suo conforto,Chè non sapea d’aver patito tanto;Tal, mentre i suoni delle chiese e il canto,Signor mio, mi vi annunziano risorto,Penso, Gesù, come voi foste morto,Quanto soffriste; e mi commuovo al pianto;Veggo ne’ rai dello splendor divinoLe piaghe che vi fe’ la colpa mia,E con lieto spavento a lor m’inchino;E a lei che madre ci donaste, io dico:Insegnateci amar, dolce Maria,Questo dolce, tremendo, unico amico.