S. Michele. II. Inno - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
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Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
S. Michele. II. Inno
A Lui che fece i secoli,Al Dio tre volte Santo,Concorde agli astri e agli AngeliAlzi la terra il canto.S’armò il pensier di SatanaA debellar l’Eterno;E cadde come folgore,E cominciò l’inferno.Ma tu sorgesti indomitoNell’umiltà fedèle,Guerra di luce a vincereCo’ prodi tuoi, Michele.L’arduo de’ cieli, e il baratroDel male, a te s’aprìo:Foste chiamati a scegliere,Tutti, fra il nulla e Dio.Scegliesti. Ed era agli AngeliL’urto di quel momento,Più che la morte agli uomini,Terribile cimento.Libero d’ira, e vergineFu d’odii, il tuo coraggio.Le tracotanti audacieSi sfecero al tuo raggio:D’un turbin di bestemmiePerdutamente cinti,In ceppi di caligineDa se medesmi avvinti.Chi pari a Dio? nell’inclitoTuo nome il Re di Gloria,Come in sigillo immagine,Scolpì del ciel la storia.Tu la terrena storiaGiungi del cielo ai fasti:Pugni, o Michel, per gli uomini,Tu che per Dio pugnasti.Tu d’Israel sei l’angeloDifenditore e guida;Gèmino segno ed unico,Nuvola e fiamma fida.Tu cavalier terribile,Candido in arme d’oro,Domi l’immondo principeNel ladro Elïodoro.Perchè fremeste, o principi?Che vaneggiaste, o genti?L’Angel di Dio può frangereE plebi e re dementi.Per lui la canna è fràssino,Polve le ferree mura:E a te, beato, il debole,Più che il potente, è in cura.Reggi le genti a sorgere,L’uomo a morir da forte;E guardi armato i valichiTetri, da cui la morteMette all’inferno; e, memoreDella battaglia antica,Scampi il lottante spiritoAlla viltà nemica.Come Israel, te vindice,Franco dall’onde uscìo;L’anime, ai freddi vorticiTolte, appresenti a Dio.Commilitanti agli Angeli,Duriam l’eccelsa guerra:Ad essi è cielo empireoAnche la nostra terra.Parliamo a lor dall’anima,Amiam chi ci ama tanto:Sia tutta un volo etereoLa vita, e tutta un canto.D’avvivatore incendioSfolgoreranno i mondi,Dalla favilla fumidaSi svolgeran fecondi;Come, lasciata ai gelidiVenti la morta vesta,In nuove nozze palpitaLa giovane foresta.E, di vittorie artefice,Bello d’ardir fedele,Liberatore Arcangelo,Ci accoglierai, Michele.