La luce - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
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Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
La luce
Di’, sei tu forse un alitoChe, del volar nell’impeto,Liete le stelle verginiDal dolce labbro spirano?Sei tu fragranza, in atomiDiffusa, i cieli ad empiere,Come l’odor di varïaGhirlanda in casto talamo?Armonïoso fremito,Luce, tu sei, che rapidoPer l’universo pènetriIn rivi, in onde, in vortici.Non era il mar: fervevanoL’acque in tempesta, in turbine:Il sol non era; e liberaElla vincea le tenebre.Le cose al sol rispondono,Come toccata cèteraSveglia l’interno tremitoSotto la man che l’eccita.Chè tutte i proprii numeri,Tutte la luce propria(Eco de’ mondi e specchio)In sè le cose ascondono.Come la foglia teneraA lieve vento palpita,Le sfere immense al trànsitoDell’armonia scintillano.E plettro i cieli altissimiSon l’uno all’altro, e cètereChe gli splendor’ si rendonoCome echeggiato cantico.Questi, che l’occhio assordano,Lieti del sole incendii,Sono un sommesso gemito,Un ruscelletto torbido,A quel di fiamme oceanoCh’è refrigerio all’anime,Sul qual söavi volanoLe melodìe degli Angeli.1851.