I contagii - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
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Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
I contagii
D’Indici fiumi o d’Africana sabbiaContagii rei, con lenta ala volanti;Di serpenti velen, canina rabbia,E sepolcri ammorbata aura spiranti,Gallica tabe, oscene lebbre, e scabbia,E palustri vapor, febbre fumanti;Son tribù d’invisibili nemiciAll’intime dell’uom vite nutrici.Chè non potrìa negli organi latentiCorrer sì ratto e sì durar la pugna,Se non fosse di minimi viventiL’acuto spirto e il freddo guizzo e l’ugna.Fannosi via come di raggi ardentiRivo in cristal penètra, acqua in ispugna;E, quasi armato stuol per ampie porte,Da ciaschedun de’ pori entra la morte.Son vive morti. Ed esso l’uom col sorsoDell’alito e de’ baci a sè le inspira,O per le vie, ne’ cui segreti ha corsoLa virtù generante, entro le tira.Vien col contatto, col respir, col morsoLa turba ostile, e in sè ferve e rigira:La vita assai ne’ centri, e di lì posciaSpande brividi, ardor, letargo, angoscia.E qual ribolle; e sulla scabra cuteSta d’enfiati e di scaglie orribil’orma:Qual contrae con l’algore; e alle sparuteFaccie a un tratto fallì la nota forma.Come tarlo, entra all’ossa; e con le acuteArmi le sega un’implacata torma:Altra gli umor rïarde; e in febbri fremeL’egro, e in delirii, e l’acque anela e teme.Nelle vive dell’uom posse s’avventa,Come battaglia in popolo che fugge;Or s’aggrava tiranno, e lor con lentaAvid’ira tenace affanna e sugge:Or entra insidïoso e li addormenta;Tormenta con gli amor’, co’ baci strugge:E, vizïati della vita i germi,Traggon lunga agonia secoli infermi.1852.