Vite latenti - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
Questa risorsa digitale è accessibile per scopi di ricerca accademica, vietato ogni uso commerciale
Il documento è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - NonCommerciale - NonOpereDerivate 4.0 Internazionale (CC BY-NC-ND 4.0)
Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
Vite latenti
Come fòlade in guscio e seme in malloSerba la vita e le virtù latenti,Forse così nel sasso e nel metalloCovano ignoti all’uom germi viventi.Come respira e in mar cresce il corallo,Forse le ardenti arene, i massi algentiHanno un senso di sè: commosso il suoloTrema forse d’amor, mugghia di duolo.Questo pianeta, che di tante viteCon divino vigor porta il mistero,Forse anch’egli ha la sua: forse le ignitePotestà che de’ mondi hanno l’impero,Governan lui che impetüoso e miteRisponde ai moti dell’altrui pensiero,Com’armento domato apre la terra,Come cavalli ardon superbi in guerra.1852.