I corpi celesti - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
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Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
I corpi celesti
Infinita progenie di viventi,Non sentita, dan lena a’ sensi miei:E son del viver mio fidi elementi;Ed essi meco, ed io con lor morrei.Come in lungo deserto ignote genti,Vanno a famiglie in ogni vena, e in leiErran di proprio moto; eppur la pienaDel sangue in giro e il mover mio li mena.Sulla tua faccia e nel tuo grembo, o Terra,Ferve di piante e d’animai la vita;Che in acqua, in aria sale, e stassi, ed erraLibera, e teco è per lo ciel rapita.Di sue spoglie alza i monti, i mari interra;E nutrisce il tuo sen, da te nutrita;E a nuove specie ed alla gente umanaCompone il nido, e l’alito risana.Così le stelle sornuotanti al vano,Breve son di più grandi astri elemento;Come viventi in terra o in corpo umano,Rendono e fanno il moto e l’alimento.E come fiume al desïoso pianoChiare acque adduce e liete aure e concento,In maggiore universo infusi i mondiArmonïosi corrono e profondi.E i maggior’, membra forse ubbidïentiAlla virtù d’un libero pensiero,Compiono anch’ei, di sacro amor frementi,D’una celeste vita il ministero.Queste luci del ciel pensoso-ardentiQuante ne cape l’orizzonte intero,Son le piume d’un ala, o d’una bellaFronte le pieghe, o d’un bel crin le anella.