Gli spiriti - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
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Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
Gli spiriti
Quante han corolle i fior’, di quante stilleAsperge l’Oceàn l’ale de’ venti,Quante han gli astri vivifiche faville,Quanti l’aure sospir’, l’acque concenti,Quante nutre invisibili scintilleIl fervor delle elettriche correnti;Tanti, d’ amore e di pensier’ raggianti,Ha la terra custodi Angeli Santi.Ma, come il sol ch’alle assetate cigliaTutto si versa, e tutto in ciel risplende;Ferma così la spirital famigliaContempla in alto, e insiem quaggiù discende.Nè così madre pia cura si pigliaDel figliuolin che a lei le braccia tende,Com’arde sempre in quel beato coroAmor di noi, che non sappiam di loro.Un angelo, qual madre, ad ogni fonteIl latte instilla de’ serbati umori;L’alga nel mare educa, il pin sul monte,Nell’orticel della fanciulla i fiori:Raggia il pudor sulla virginea fronte,E al cor, battuto da’ tremendi amori,Parole di pietà miti bisbiglia,E, quasi supplicando, lo consiglia.Se di mare o di ciel riso o tempesta,Se arditi accenti, affettüose note,Se allegra fantasia, memoria mestaSubitamente l’anima percuote;Se del ben far la voluttà modesta,O di colpa spavento, ci riscuote;Gli occhi leviam dicendo: odi, cor mio;Questi che passa, è un angelo di Dio.1853.