Scala di viventi - Edizione digitale XML compiled by Maria Federica Cartenì Carte Tommaseo Online 2025

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Carte d'autore online Poesie Tommaseo, Niccolò Successori Le Monnier Firenze 1872
Trascrizione e revisione testi Maria Federica Cartenì Claudio Lupinu Marcatura XML testi Maria Federica Cartenì Manuela Ferraro Codifica XML automatica estratta da WCM-BD Giovanni Salucci - MRX srl Coordinamento scientifico Simone Magherini
Scala di viventi Come salendo al cielo alpe gigante Muta di balzo in balzo aspetti e clima, Ch’altre famiglie d’animai, di piante Ha nell’eccelsa parte, altre nell’ima; Così la terra, ognor madre ed amante, Dal centro all’aure dell’eterea cima, Ferve d’aperte e di latenti vite, Varie, pugnanti, e in un concetto ordite. L’ampio centro che serba in suo profondo, Come pensoso cuor, gli antichi amori, Delle infiammate origini del mondo I fiumi igniti ed i tonanti ardori, È, tra sue lave e suoi vapor’, fecondo D’ammirande ragion’ d’abitatori, Che calor fanno, e a sè n’accrescon vita, Com’erba il suol nutrisce ond’è nutrita. Fra quegl’incendi han passo e guizzo e volo, E, di viva catena anella ardenti, Traggono, e fanno dall’amato polo Devïar le magnetiche correnti. E quando invecchia, concrescendo, il suolo Ch’era fiamma spirabile a’ viventi, Giaccion rappresi e nella pietra impressi, Segno di corpo vivo, e pietra anch’essi. Poi nel sommo, ove l’aquila non puote, Coll’occhio rapitor non che con l’ale, Volan famiglie d’animanti ignote, E consuman volando il dì mortale. E la luce del ciel, che in lor percote, Fa nuova luce; e per viventi scale Ha quaggiù rapidissimo passaggio, Qual dilatata onda sonora, il raggio. Ma com’erba che in sasso arido nacque D’aria si ciba, che non ha radici; E isolette di verde erran sull’acque, E le agevoli spume han per nutrici; Così fors’anco a Dio diffonder piacque Pianticelle dell’etra abitatrici, Gracile selva alto volante, e fido Di brevi volator’ talamo e nido. Sornuotano al tuonar delle tempeste, Libano i baci dell’alba recenti: Com’alpe a’ fianchi (e in cima il sol la veste) Sente ondeggiar le nuvole muggenti. Ma le supreme d’atomi foreste Han radice fra gl’infimi viventi; E s’incontran per via, fitti messaggi, Della terra i sospir’, del cielo i raggi.