A Pio IX - Edizione digitale XML compiled by Maria Federica Cartenì Carte Tommaseo Online 2025

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Carte d'autore online Poesie Tommaseo, Niccolò Successori Le Monnier Firenze 1872
Trascrizione e revisione testi Maria Federica Cartenì Claudio Lupinu Marcatura XML testi Maria Federica Cartenì Manuela Ferraro Codifica XML automatica estratta da WCM-BD Giovanni Salucci - MRX srl Coordinamento scientifico Simone Magherini
A Pio IX Non io le membra de’ caduti in guerra A’ piè nemici ed agli estivi ardori Empio esporrò, ma la dolente terra Ricoprirò di fiori. Te, d’insperato ben serena immago, Più ch’uom caduco, e quasi eterna idea Concetta in sogno memore e presago, Italia a sè facea. E te, misero, d’inni, e sè, meschina, Sotto il periglio inebriò di vanti. L’urlo tedesco e il suon della rovina Ruppe il delirio e i canti. Da te volea, tiranna e serva insieme, La gloria, il senno, e del morir l’impero; E tu nol dêsti. Alla bugiarda speme Fu tradimento il vero. Cieca innalzò te, fragil gesso, e cieca Lasciò caderti in polve: or ti calpesta, E de’ suoi falli in te s’adira, e impreca Alla sacrata testa. Schiavo a’ nemici tuoi, tiranno ai figli, Sul seggio tuo; qual corpo morto, giaci; E in te, vivente ancor, ficcan gli artigli Sozzi avvoltoi voraci. Siccome tenda di pastor’ fuggenti, Passasti: e Italia il vento abbraccia, e cerca Idoli nuovi. Ah! con più lunghi stenti Dote d’onor si merca. Disagi, affanni, amor, sangue, pensiero, Sante memorie, a libertà son dote. Ciascun libero a sè prence, guerriero, E servo e sacerdote. Tu sopravvivi, lasso, alla tua fama; E dal mugghio del mar che in te si frange, S’alza il sospir d’un naufrago, che t’ama, Misero, e a te compiange. 1851.