A Venezia - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
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Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
A Venezia
Come dall’onde il nuotator travoltoEsce, e l’avverso mar fende col petto,Tra lo stupor del mondo e i plausi accolto,Il nome tuo dilettoSorge, o Venezia. E quale al tempio ornatoDalla gondola bruna esce festosaVergine in bianchi veli, e all’uomo amato,Sì, dice, io son tua sposa;Così Venezia mia disse all’onore.Unica crebbe, ed unica rinacque:E palpitâr di ringrandito amoreL’isole e i templi e l’acque.Come la madre poveretta e solaNutre del latte i figli e del lavoro,Donava il popol tuo senza parolaSangue, disagi, ed oro.E la fame accettò come sorella;E, tu se’ padre mio, disse al periglio.Alle bombe sorrise; entro la bellaPatria patì l’esiglio.Quali, o unica mia, le tue colombeHan sul tempio di Dio ricetto fido,Tu fra gli altar’ ponesti e fra le tombeSante de’ padri il nido.Come i fiumi al tuo mar, da Italia molta,Devoti al rischio tuo, corser guerrieri.E ancor son tuoi: nè quella lega è scioltaD’affanni e di pensieri.Delle tue liete e delle afflitte coseFui parte anch’io; consorte a’ tuoi consigli,De’ tuoi grand’avi erede, alle tue sposeFraterno nome, a’ figliDomestica memoria. E questo pocoDi scintilla di vita offrir vorreiPure in amor di te, come già il fiocoLume degli occhi miei.Quanta ne’ lunghi secoli virtuteVenne, o Marco, e verrà dal tuo Vangelo,Tanta a Venezia mia venga saluteDagli Angeli del cielo.Nutrita in sacrifizii, ed in portenti,Maggior de’ re, vergogna al vincitore,Qual già sul mare e sulle amiche genti,Impera al suo dolore.1851.