Per mio figlio - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
Questa risorsa digitale è accessibile per scopi di ricerca accademica, vietato ogni uso commerciale
Il documento è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - NonCommerciale - NonOpereDerivate 4.0 Internazionale (CC BY-NC-ND 4.0)
Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
Per mio figlio
Col respir di questo pargoloLa sua anima innocenteVenga e appuri i miei pensier;Come l’aria appura gli alitiD’odorifero verzier.Co’ miei baci a questo pargoloOgni ben della mia mente,Ogni accento del mio cuorPuro venga; e in lui s’infondano,Come rai, com’acque in fior.Le mie preci in lui germoglino;Non incontri i falli mieiCome inciampo al suo cammin.L’un dell’altro si consolinoLa mia sera e il suo mattin.Sian sua luce le mie tenebre,Suo tesor quant’io perdei.E ne’ santi estri del cor,Quando il mio sarà già cenere,Senta vivo il genitor.Di quel sangue che sul GolgotaFu versato, e che zampillaDalla fonte dell’altar,Io m’inebrio, e nel suo spiritoLo vorrei dal mio stillar,Come il latte che al suo bamboloMadre pia dal sen distilla,Mesta e lieta, notte e dì;Lei che dentro alle sue viscereDolorose lo sentì.Sangue vivo e prezzo d’animeÈ l’umor che nella viteTrae dal sol la sua virtù;Schietto pane è, a’ detti mistici,Carne e sangue di Gesù.Consacrata, la materiaSi comparte a mille vite,Tutta a tutti, intera in sè.Figli e padri, e tutti gli uomini,Dolce Iddio, siam uno in te.1858.