A mia sorella, nella morte di suo marito - Edizione digitale XML compiled by Maria Federica Cartenì Carte Tommaseo Online 2025

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Carte d'autore online Poesie Tommaseo, Niccolò Successori Le Monnier Firenze 1872
Trascrizione e revisione testi Maria Federica Cartenì Claudio Lupinu Marcatura XML testi Maria Federica Cartenì Manuela Ferraro Codifica XML automatica estratta da WCM-BD Giovanni Salucci - MRX srl Coordinamento scientifico Simone Magherini
A mia sorella, nella morte di suo marito «Il padre mio cadavere Qui giacque, e a te pregai, Madre, l’eterna requie; L’uom che tanti anni amai Qui cerco, e più non c’è. Tutte le stanze vedove De’ cari ch’io perdei; Tutti raccolti dormono Sotto una pietra i miei: Troppa la casa a me.» O mia sorella, e porgerti Non posso alcun conforto, I cari miei non possono: Morto alla luce, e morto II tuo fratello a te. Sorella mia, rivivono Ora nel cuor quegli anni Che i puerili ingenui, Eppur cocenti, affanni Tuoi confidavi a me; Gli anni che a noi più limpida Venìa la sera estiva D’alba rosata e candida, E il ciel fiorita riva Pareva, e cielo il mar; E all’acque ci attraevano Barche solette al lido; E la Beata Vergine Ci richiamava al fido Prego e ai solinghi altar. Festa nell’orto cogliere Le biancheggianti more, D’erbe odorose l’alito, Delle vïole il fiore, Lieto dell’ava amor. Anima ignota agli uomini, Ignota a te, crescesti: Madre per poco, e vergine, Nonchè d’error, vivesti Di spasimi e timor. Ma io timore e spasimo Lungo alla madre mia. Vedova e senza il bacio Del suo figliuol moria. Che ti dicea di me? Tu ricevesti l’ultimo Addio benedicente: Rimorditrici lagrime Dalle pupille spente Non son cadute a te. Li rivedremo. I poveri, Tua nel Signor famiglia, A cui tu vivi unanime Madre e sorella e figlia, Ci condurranno a lor. Teco e’ son già: li toglie Lieve agli sguardi un velo. A quelli, o Dio, che v’amano Discende in terra il cielo, Portano il cielo in cuor. 1869.