A donna elegante - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
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Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
A donna elegante
T’amerei se, al mondo ignota,In un povero vestir,Sulla pallida tua gotaNon spirasse del gemmatoVolgo il gelido respir.È più sacra dell’amoreLa pietà che desti in me.Come chiedere al candoreD’un bel corpo estenuatoIl vigor che più non c’è?No, non vesta in te naturaA piene onde i suoi piacer.Meglio in facile pittura,Meglio in garrulo concentoSi compiace il tuo pensier,Che ne’ raggi e nelle noteChe dal cerulo serenScendon fitti e in ampie ruote,Riversando il firmamentoAlla terra e all’acque in sen.Quasi in pietra ben tornitaChe l’artista effigïò,Il mistero della vitaFiede in te soavemente,Ma nell’alto entrar non può.Passerai com’onda breveChe in zampilli se ne va.Di quel piè, che ornato e lieveFa sua via languidamente,Non un’orma rimarrà.E qualch’orma eri pur nataA lasciar di te quaggiù.Del piacere ormai svogliata,Tu se’ presso a quella noiaCh’è il sospir della virtù;Quando l’alma si risensa,E a se stessa inferma appar;E del cor la notte immensaD’alti duoli e d’alta gioiaS’incomincia a colorar.E non tutta il gel dell’arteMai la vita in te freddò:Sempre il cielo alcuna parteDi sua candida bellezzaOndeggiar su te mirò.La calunnia e la lusingaVili strisciano al tuo piè;Ma tu schiva e in te solinga,Del ben far la pia dolcezzaTenti, e gl’inni della fè.O gentile, allor che belleDi virgïneo pallorTi scintillano le stelle,Prega a Dio per le accusateCh’hanno l’opra impari al cor.E d’affetti generosiTi componi un origlier,Ove lieto si riposiNella stanca e sola etate,O gentile, il tuo pensier.