La vecchiezza - Edizione digitale XMLcompiled byMaria Federica CartenìCarte Tommaseo Online2025
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Carte d'autore onlinePoesieTommaseo, NiccolòSuccessori Le MonnierFirenze1872Trascrizione e revisione testiMaria Federica CartenìClaudio LupinuMarcatura XML testiMaria Federica CartenìManuela FerraroCodifica XML automatica estratta da WCM-BDGiovanni Salucci - MRX srlCoordinamento scientificoSimone Magherini
La vecchiezza
Dal suo trafitta e del mio duol pietosa,E amica a’ versi miei, vedrommi arridereAlcuna volta ancor donna amorosa;O quelle a cui rinfiammano il desiroI dolci anni d’amor ch’ultimi volgono,Drizzeran forse a me qualche respiro.Ma tu per l’aure di maggior bellezzaSpiega gemendo il volo. — Amasti, o misero:È incominciata omai la tua vecchiezza.Sianti di bella donna gli atti e il visoVani sembianti che in cocchio trasvolano:Li rivedrai più veri in paradiso.D’austere gioie e di possenti amoriSorgi alla nuova età poeta e martire;Non cercar con desìo vili dolori.E s’e’ picchiano blandi alle tue porte,Di’ lor: non è per voi luogo il vestiboloLungo, che mette ai tempii della morte.Poco, al pianto e al desir, cor mio, godesti;Poco godesti. In freddo ormai componertiSonno, cor mio, bisogna: e tu ti desti?Ma, da’ crudeli venti custodita,Durerà lungo la mia fiamma, e in candidoChiaror tremolerà d’eterna vita.Razzo rotato guizza in alto, e muore:Ma tra’ sepolcri la sospesa lampanaSerba sua vita timida lunghe ore;E degli afflitti il piè, per l’ombra nera,Guida all’altar, che van, bagnata in lagrime,La ghirlanda a recar della preghiera.