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Materiali d'archivio
Fondo Tommaseo della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
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Eventi
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Niccolò Tommaseo et Nantes: mostra allestita in occasione del convegno internazionale di studi Tommaseo europeo per il 150° anniversario della morte di Niccolò Tommaseo(1802-1874)
Il medesimo, in nuova forma
Come piccole faville,Come soli in ampio giro,L’alme umane a mille a mille,O Signor, dal nulla usciroAd ogni ora innanzi a te.Era ogn’alma, ne’ profondiTuoi pensieri, eterna idea:E nell’ordine de’ mondiEntra anch’ella, e nuovi creaUniversi intorno e in sè.Cadon vite ad ogn’istante,Com’al suol falciate biade;E la terra germinanteDi viventi un’altra etadeIn quell’attimo rifè.Infelici età venture,Ree del par, tiranne e oppresse,Sulle nostre sepoltureCresce a voi cruenta mèsseDi peccato e di dolor.Ma co’ falli i gran concetti,E più grandi, sorgeranno;Le fidanze co’ sospetti,Le delizie con l’affanno,E co’ fremiti l’amor.È ’l vapor dell’ebro sensoBreve soffio di tempesta:Ma ’l piacer che spira intenso,Che possente in cor ci resta,Vien dall’alto de’ pensier’.Verginetta in sen portasti,O Maria, Virtù divina.Più sarà ne’ pensier’ castiConcepita, e più vicinaProle avremo al sommo Ver.Nelle gioie, o Dio, che tantoL’egra carne agogna e spera,È mistero augusto e santo.Sia l’amplesso una preghiera,Ed il talamo un altar.Dalle candide paroleDella moglie in te diletta,Dal sorriso della proleInnocente benedetta,L’amor tuo, Gesù, ci appar.Tuoi siam tutti; e sposo, amico,Avversario, pellegrino,Schiavo e principe e mendico,E selvaggio e cittadino,Ti siam tutti un solo amor.Nostri amor’ Gesù consigliaSublimare in un co’ suoi.Questa piccola famigliaCh’egli crea quest’oggi a noi,Non ristringa i nostri cuor.I concenti del pensieroE dell’opra a Dio levate:Egli a voi del ben, del veroAmpliar l’ereditateD’una impose in altra età.Ciascun’alma al secol nataÈ tesor del Dio vivente,Pietra forse in ciel segnata,Re terribile e clemente,A fornir la tua città.Non v’ha gemito latenteO di schiavo o di fanciulla,Non v’ha sogno di dormenteChe dileguisi nel nulla;Crescon tutti in pruno o in fior.I pensier’ ch’errando vannoAl pensier mio stesso ignoti,Tra mill’anni vibrerannoNelle fibre a’ miei nepoti,Santa gioia o rei dolor’.Quanto mai splendor di veroD’alte menti ornò le cime;Quanto ardor d’affetto austero,D’ardua gioia o di sublimeMaraviglia impresse i cuor’,Venga, illumini le menti,Tempri il cuore a’ nostri figli;E co’ secoli crescentiI magnanimi consigliCrescan sempre e gli alti amor’.Di quell’anima che aspettaSulla terra angusto nido,Immortale pargoletta,Il destino a voi confido,O custodi eterni Ardor’.Sian per voi, congiunti Amori,L’alme tutte un solo spiro:Sian co’ figli i genitori,Delle ignote età nel giro,Una lingua, un senno, un cor.1839.