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Materiali d'archivio
Fondo Tommaseo della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
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Eventi
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Niccolò Tommaseo et Nantes: mostra allestita in occasione del convegno internazionale di studi Tommaseo europeo per il 150° anniversario della morte di Niccolò Tommaseo(1802-1874)
D’un quasi cieco e presso a esser vedovo
Sole di Dio, la vividaLuce che crea l’aprile e fa l’aurora,Nella pupilla languidaVersa di sè pur qualche stilla ancora.Qual chi da buia carcereEsce all’aperto, e la catena ha seco;Qual chi, l’opaca tunicaToltagli, esclama: or non son io più cieco?;Tal, come di miracoloQuotidïan, ti rende il pensier mioGrazie, e con gioia trepidaDice: I’ ti veggo ancor, sole di Dio.Dal buio che l’attornia,Discerne ancor sulla parete il biancoRaggio posare, e il coglie,Quasi candido fior, quest’occhio stanco.Ma non distingue il tremuloScintillar delle stelle, e i bei coloriDell’iride, e il sorridereDe’ visi amati, e in mezzo al verde i fiori.Ah sia continue tenebreLa mia giornata estrema tutta quanta,Purché tu sole all’animaQuaggiù mi resti, oh mansueta, oh santa.Nel pazïente e vigileSenno romita, ed umilmente altera,Tu nel mio verno un floridoIspirasti alitar di primavera.La man tua fida il poveroCieco sorregga, e di tua mente puraL’occhio la via gl’illumini,Salvo mi scorga alla mia sepoltura.Senza di te, cadaverePien di vivi dolor’, che farei io?Della sua pace il raggioNon mi s’asconda. Orate, Angeli, a Dio.