(Accennando in questi versi al nome de’ Galilei, meritamente aggiunto all’illustre casato di Luigi Mannelli, accennasi alla casa di Dante Alighieri, da lui posseduta; e alla figliuola del Galilei, suor Celeste, e alla figliuola di Dante, suor Beatrice, dall’esilio del padre condotta a morire in Ravenna nel chiostro di Santo Stefano dell’Ulivo. E accennasi a Ottavia Mannelli, figliuola degna, premorta alla madre, che per anni la pianse.)