• Alla Vergine

    Alla Vergine Madre dell’unico Conforto mio, Chè non pens’io, Con la dolcezza Ch’io pur dovrìa, La tua bellezza? Amor degli Angeli, Fior delle cose, Perchè continuo Al tuo materno Amore eterno Non raccomando La madre mia? A te pensando, L’anima, piena Di noie irose, Si rasserena. La tua mestizia Un gioir santo; Un dolce pianto La tua letizia. Com’onda schietta Di sasso in sasso Scende sonando; Vien la tua grazia, O benedetta, Ad ogni passo Pe’ lunghi secoli Moltiplicando. E, liberati Per te dall’odio, Ch’è lor tiranno, Tutti vivranno Un giorno i popoli Innamorati Di tua divina Malinconia, Umil regina, Dolce Maria. 1836.