• Alle anime già erranti

    Alle anime già erranti Oh nel mondo infelici, ed or beate, Madri ai dolenti, ai peccator’ sorelle, Anime che già foste innamorate Nella sembianza delle cose belle, Che poi l’error piangeste, ed or volate, Come un pensiero, dalle amiche stelle, E (ben vi sento) in noi fornite il pio Ministero degli Angeli di Dio; Voi, del mal non ignare, affettuose Ci componete in cuor nuove parole, Che spiran come fra l’erbetta ascose Umile e acuto odor caste vïole. Altri del cielo le splendenti cose Hanno in tutela ed il destin del sole: A voi commette Iddio nostri dolori, Nubi di rai vestite, e i brevi amori. Degli amati il dolor ci sia rampogna; Il piacer ci spaventi, e no ’l periglio: Dal vostro aspetto abbiam santa vergogna, Come da madre pia tenero figlio. Svanisca il nostro error, qual d’uom che sogna, Che si ravvede al risentir del ciglio. E s’apriranno l’eternali porte, E vedrem pe’ vostr’occhi oltre la morte.