• Alla terra

    Alla terra Nevi e fiori, ombre e rai, calma e tempeste Il sole a un tratto intorno a te diffonde. Cantano, o terra, a Dio le tue foreste, L’aure e le fiamme, e gli animali e l’onde. E le parole umane, allegre o meste, Fan tutte un solo accento; e si confonde Nel tuo respiro l’alitar de’ venti E il fremìr delle elettriche correnti. Nuvola fosti già, vuota e leggera, Che al passar dello Spirito fervea; E cento volte, come calda cera, T’ebbe rifusa l’immortale Idea. S’aprì l’abisso e il mar mugghiò dov’era Alte montagne e il mastodon pascea. Tu le cittadi inghiotti, e i vanti umani; E su lor, quasi amara onda, t’appiani. Libro sei tu di mistiche parole, Ch’ogni nota ha d’amor sensi profondi. Narrami il tuo destino, e quel che vuole L’incendio avvivator che in grembo ascondi. Dimmi le voci che tu parli al sole, Quel che, passando, a te dicono i mondi; Quanta in te muore ed ama, uccide e figlia, D’enti non noti all’uom densa famiglia. Afflitta di dolor, piccola, umile, Il Signor della gloria in te si piacque; Alla tua stirpe rea si fe’ simile, Sovra te pianse, in te povero giacque: Del puro (il senti ancor) sangue gentile Tinse il tuo seno e l’aure imbevve e l’acque. Vive quel sangue, e prega, e, come incenso, Empie di sua virtute il cielo immenso. 1851.