• Correnti della vita

    Correnti della vita Ogni gocciola del fiume È una vita, un’armonia; Bee del cielo e l’aure e il lume: Sulla piena correntìa Puote anch’essa; a lei s’infonde Tutto l’impeto dell’onde, Non annulla il suo vigor. Tale ogni atomo latente (Sì latente e sì minuto Che sovr’esso acciar tagliente Non potrìa nè sguardo acuto), In metallo, in terra, in pietra, Ha sua vita; e, come cetra, Rende numeri d’amor. Lì non sonno e non riposo; Nelle làtebre segrete Sempre un fremito amoroso, Mentre a’ sensi appar quïete. Già la morte è vita anch’essa Che combatte, e, mal compressa, Geme e anela a libertà. Come luce da cristallo, Come uccel per l’aria lieve, Dalla pietra e dal metallo Che gl’influssi avido beve, La virtù che attrae, che incende, Entra, erompe, e monta e scende, D’onda in guisa e viene e va. E, com’acqua che zampilla, Dalle cose si diffonde Armonia, calor, favilla; Spiccian vive elettrich’onde: Fitti son d’amplessi ardenti, Di magnetiche correnti Gl’invisibili sentier’. Aura ad aura e moto a moto Quasi in vortice si mesce; Poi, com’uom ch’emerge a nuoto, A sua via ciascun rïesce, Tende l’ali, e va diretto Come palla di moschetto, Come penna di pensier. 1852.