• Il mistero

    Il mistero Chi nell’orgoglio suo si rinserra, Il ciel gli è tenebre, fango la terra, E belve gli uomini, e insidia il vero, E a lui carnefice il suo pensiero. Aspira, o misero, al ciel natìo; Ascendi i facili monti di Dio. Del Dio degli angeli tu sei fattura; Ed è ’l miracolo a te natura. — Son cieco, e dubito — Ama, e saprai. — Son lasso, e debole — Prega, e potrai. Sorgiam dall’infimo terrestre Vero, Corriam le splendide vie del mistero. L’immensurabile mondo supremo Con ala agevole trasvoleremo, Come finissimo per l’aure spira Di rosa un alito, un suon di lira. Qui mare instabile, là certo lito: Porto dell’essere è l’Infinito. Le forme angeliche ci fian sorelle, Pensiero i secoli, cura le stelle, Che con un soffio muove e ricrea, Mesce e moltiplica, l’eterna Idea. 1851.