• Il germe de’ mondi

    Il germe de’ mondi Questa, che nel gran vano si disserra, D’astri famiglia rapida raggiante, È debil germe, cui difende e serra In ténebra feconda il sen pregnante; È picciol seme custodito in terra, Che non se ’l porti l’uccellin volante. Ma cresceran le membra, e, in dolor nate, Si spiegheranno in nuova immensitate. Spunterà ’l germe; e, al paragon, saranno Le sfere che ammiriam, paglie nuotanti. Pioggie d’amor sovrano educheranno Le cime, liete d’angelici canti. Nelle grandi ombre sue faticheranno Lavor divino spiriti giganti. E metterà, siccome fiori, i mondi, E i soli muterà come le frondi.