• Per mio figlio

    Per mio figlio Col respir di questo pargolo La sua anima innocente Venga e appuri i miei pensier; Come l’aria appura gli aliti D’odorifero verzier. Co’ miei baci a questo pargolo Ogni ben della mia mente, Ogni accento del mio cuor Puro venga; e in lui s’infondano, Come rai, com’acque in fior. Le mie preci in lui germoglino; Non incontri i falli miei Come inciampo al suo cammin. L’un dell’altro si consolino La mia sera e il suo mattin. Sian sua luce le mie tenebre, Suo tesor quant’io perdei. E ne’ santi estri del cor, Quando il mio sarà già cenere, Senta vivo il genitor. Di quel sangue che sul Golgota Fu versato, e che zampilla Dalla fonte dell’altar, Io m’inebrio, e nel suo spirito Lo vorrei dal mio stillar, Come il latte che al suo bambolo Madre pia dal sen distilla, Mesta e lieta, notte e dì; Lei che dentro alle sue viscere Dolorose lo sentì. Sangue vivo e prezzo d’anime È l’umor che nella vite Trae dal sol la sua virtù; Schietto pane è, a’ detti mistici, Carne e sangue di Gesù. Consacrata, la materia Si comparte a mille vite, Tutta a tutti, intera in sè. Figli e padri, e tutti gli uomini, Dolce Iddio, siam uno in te. 1858.