• Il morire

    Il morire Legato in buia carcere Lunghi anni alla catena, S’esce, mal soffre il libero Sole, e si regge appena. Stretto l’infermo spirito De’ sensi alle ritorte, Teme l’augusta libertà di morte. Uccel che in pinta gabbia, Non uso al ciel, si tenne, Àprigli il varco, e pavide Dibatterà le penne. Ma dell’angusto secolo Tu le cedenti porte Atterra, e tu l’ale m’impenna, o Morte. Morte amerei di belliche Libere trombe al canto: Il laccio del carnefice Sarìa monile e vanto: Temo il morir cui piangano Sotto straniero tetto Gl’infanti orfani figli a piè del letto. Non della carne, i vincoli Del memore desio Fanno la morte orribile. Pavento innanzi a Dio Recar l’incarco ond’ansimo, Da me medesmo oppresso: Non la morte, o Signor, temo me stesso.