• A donna povera

    A donna povera Come in ornata stanza Umile fior tra gli òri Ride, e con sua fragranza, Co’ semplici colori Rammenta i lieti orrori Del bosco, ov’egli nacque, E l’aure argute e l’acque; Tra gli ostentati affetti Di cittadine mura Io sento in te gli schietti Spiriti di natura; Nè a freddo orgoglio indura, Nè ti si vela il core Di maligno pudore. Volga le tacit’onde Mesto il superbo fiume Infra marmoree sponde Di fioche lampe al lume, E nelle torbe spume L’egra cittate impura Versi la sua sozzura: A me diletta un rio Che a picciol fior vicino Con queto mormorio Favelli in suo cammino. Il timido uccellino Delle pure acque sola Liba una stilla, e vola.