• A donna non credente

    A donna non credente Qual chi delizie ed ori infermo sogna Fra stenti e affanni veri;abbracciamenti Il dolor, la miseria e la vergogna Veglian su’ tuoi pensieri. Orfana, sola, e al reo mondo dispetta, Che il tuo bel sen ferio Con gli amplessi crudeli. Oh poveretta, E tu non preghi a Dio? E pur la grazia del socchiuso affetto, E l’ùmil portamento, E l’anelar del verecondo petto, E quel supplice accento, Dal grave error, che troppo ancor lo alletta, Levano il senso mio Ver le celesti cose. Oh poveretta, E tu non preghi a Dio!