• Rinnovamento

    Rinnovamento Pace di lago, e d’ùmil ruscelletto Quïeta fretta, ed impeto di fiume, E di mar veleggiati ampio prospetto, L’anima umana sia. Del sole il lume Vi si confonda lieto, e il passeggero Uccel vi terga le plaudenti piume. Entra profonda l’umiltà nel vero, Più che l’orgoglio; e dell’amor sui vanni, Più che dell’ira assai, corre il pensiero. Pensiam gli altrui, vie più che i nostri, affanni, E a portar la corona del dolore Con leggiadro valor c’insegnin gli anni. Canta l’uccello, allor che l’anno è in fiore, Sue pure gioie: e quando viene il gelo, Tace nascoso, e non veduto muore. Deh perchè non sepp’ io coprir d’un velo L’anima pellegrina, e de’ suoi guai Sommessamente ragionar col cielo? Perchè saltar nel chiuso orto lasciai Greggia mordace, che, strappando l’erba, Pesta gli umili fiorellini e gai? Almen sia giunto dell’etate acerba L’ultimo tempo, e più fidata stella Guidi in suo corso la ragion superba. Come apprende il pensier nuova favella, Così, per forza di desìo valente, Un’anima gentil si rinnovella. Sempre d’alti desii la fiamma ardente Ci rifaccia nel meglio; e, mai sopita Dalla notturna tenebra tacente, Cresca, ad ogni alba, dell’amor la vita.