• Grandezza suprema

    Grandezza suprema Quanti dal dì natal sereni e vasti Creò pensier’ la tua divina mente; In quanti affetti generosi e casti S’intese il cor, vie più che i cieli ardente; Con quanta possa di dolor pregasti Luce alla morta e alla non nota gente, Tu che d’un tuo sospiro a volger basti Il destin d’infinite alme redente; Tanto vedere, io lasso, e amar vorrei, E che alle umane età corran, com’onda Espiatrice, i preghi e i dolor’ miei. Esca del vuoto suo l’anima immonda, Muoia a sè stessa; e ad ogn’istante in lei, Cristo, il pensiero e il sangue tuo s’infonda.