• Il pensiero

    Il pensiero Tetro lampo è nostro affetto, Mesta nube è nostra vita, Se al chiaror dell’intelletto Non s’illustrino i piacer’. Quel chiaror dilegua i sogni Della noia e del dolore. Giovanetti, aprite il cuore Alle gioie del pensier. Se il pensier non la feconda, La beltà languisce anch’ella: La beltate è il fior, la fronda, La radice eterna, il ver. Meditato, è più profondo, È più limpido l’amore. Giovanetti, aprite il cuore Alle gioie del pensier. Col sospir de’ casti vanni La serena fantasia Temprerà gl’ignoti affanni Del difficile sentier. Prenderà per voi la terra Nuovi aspetti a tutte l’ore. Giovanetti, aprite il cuore Alle gioie del pensier. Del saper sull’ardua vetta Raccogliamci, al ver sacrata Schiera umile, in sè ristretta, D’invincibili guerrier’. Non ascende in questa altezza Il fantasma del terrore. Giovanetti, aprite il cuore Alle gioie del pensier. 1833.